Il progetto collaborativo di mappatura dei livelli di radiazione in Russia, rilevati attraverso dosimetri privati, non solo è diventato un interessante caso di attivismo digitale ma ha anche mostrato alcuni effetti che i suoi creatori non si sarebbero mai immaginati.
Il disastro innesca l'attività online
Mentre stavo scrivendo l'articolo sul dibattito nucleare [en, come tutti gli altri link eccetto ove segnalato] provocato dalla serie di esplosioni alla centrale nucleare “Fukushima 1″, ho notato che nella sezione commenti degli articoli, così come sulle bacheche locali, gli utenti di Internet si stavano scambiando dati sui livelli di radiazione nelle proprie città. Incoraggiato da questa osservazione, ho proposto a Gregory Asmolov, uno degli editor di RuNet Echo, di creare una mappa mediante crowdsourcing per organizzare tutti questi dati sparsi e fornire informazioni complete sui livelli di radiazione nelle regioni intorno al Giappone.
Gregory ci ha impiegato una notte per creare questa mappa (ridenominata poi “Radiation Map”) su Crowdmap.com [ru], servizio online di Ushahidi. E a differenza del nostro precedente progetto, non abbiamo dovuto passare attraverso il doloroso processo di correzione dei bug e delle traduzioni russe dell'installazione Ushahidi. Siamo riusciti a creare una piattaforma multi-lingue per offrire l'opportunità anche a chi parla inglese di mappare le radiazioni. Dopo aver inviato qualche link alle parti interessate (come Greenpeace Russia, che ha aiutato molto a diffondere la notizia del progetto), abbiamo iniziato a invitare moderatori. Cinque su sei moderatori che hanno aderito a questa “Mappa delle radiazioni” provengono dal progetto Help Map. Questo dimostra la teoria di Gregory Asmolov, secondo il quale le iniziative di crowdsourcing, da un caso di emergenza all'altro, formano un nucleo di attivisti disposti a partecipare a un progetto dopo l'altro.
Negli Stati Uniti, un progetto-mappa simile, rdtn.org è stato lanciato alcuni giorni dopo. La comparsa quasi simultanea di diversi progetti molto simili illustra quanto la mappatura sia diventata un po’ un “riflesso condizionato” dei blogger di tutto il mondo. Se la radio ha dato a ogni evento un suono, la TV un'immagine, questa -relativamente nuova- ‘mappatura riflessa’ ha fornito a ogni evento una posizione geografica.
Utilizzo non pianificato
L'idea iniziale della Mappa delle Radiazioni è stata quella di organizzare i dati caotici provenienti dai dosimetri personali sparsi nelle regioni russe confinanti con il Giappone. La maggior parte delle letture personali hanno dimostrato (e continuano a dimostrare) che non c'è alcun aumento del livello di radiazione nella zona russa e quindi che tutte le voci sulla “nuvola nucleare” sono molto esagerate dai media tradizionali.
Poi, gli utenti hanno iniziato a segnalare i propri rilevamenti e a chiedere di misurare i livelli di radiazione nella propria area. Le richieste provenivano dalle città dall'altra parte del globo – nella Russia europea, a circa 8-9.000 chilometri dal Giappone. Cosa ancora più interessante, altri utenti hanno iniziato a rispondere alle richieste, fornendo i dati del dosimetro e accompagnandoli con le foto dei dispositivi come prova.
La mappa delle radiazioni non solo ha aiutato a organizzare le informazioni e a diminuire il panico riguardo Fukushima, ma ha anche contribuito a riscoprire territori russi fortemente contaminati da radiazioni. Il seguente messaggio [ru] rappresenta un caso – per ora l'unico – di una simile “riscoperta”:
Автомагистраль Челябинск-Екатеринбург.Возле моста фон – 340 мкР/час. В 20 метрах от моста 310 мкР/час. Замерено радиометром “Нейва”.
Комментарий Дениса Куландина:
При мощности экспозиционной дозы естественного фона (5-30) мкР/ч, показания на индикаторе должны быть в пределах 5 – 30 мкР/ч. Опасной считается доза в 50 микрорентген. Тут речь идет об опасном для жизни уровне! Необходимо проверить показания! Я отправил письмо, ожидаю ответа.
Autostrada da qualche parte tra Chelyabinsk e Yekaterinburg. Accanto al ponte [sopra il fiume Techa] – 340 microroentgen all'ora. A 20 metri dal ponte – 310 microroentgen all'ora. Misurata con dosimetro “Neiva” [di marca russa – GV].
Denis Kulandin [uno dei moderatori della Mappa delle radiazioni- GV] ha commentato:
Considerando che la dose di esposizione del livello naturale di radiazioni è di circa 5-30 microroentgen per ora, i dati sull'indicatore dovrebbero rientrare tra questi valori. Il livello di radiazione è considerato pericoloso a partire dal livello di 50 microroentgen all'ora. Quindi quello sì che è un livello pericoloso! Dobbiamo verificare questi dati! Ho inviato una lettera, sono in attesa di una risposta.
Il fiume Techa è un caso rinomato di contaminazione radioattiva tra gli specialisti di tutto il mondo (citando un articolo che ha riformulato un celebre meme:”Nella Russia sovietica, il Lago ti contamina”). Nel 1957, è avvenuto l'incidente di Kyshtym [it] (il secondo disastro nucleare più distruttivo della storia umana dopo Chernobyl). Per molti russi, tuttavia, questa storia è ancora sconosciuta oppure la contaminazione radioattiva è considerata non pericolosa.
Tra i commenti, un certo Pavel (nella sua e-mail ha scritto di essere un giornalista locale) ha spiegato [ru] la natura del livello insolitamente elevato di radiazione:
[…] Это последствия сброса жидких радиоактивных отходов ПО “Маяк” в каскад Теченских водоемов. Странно что на этом сайте это не было отмечено ранее… Выше по течению (как можно видеть на карте) и располагается этот каскад. Там фон, я думаю, в тысячи раз выше того, что я намерил на этом мосту.[…]
Quando la mappa delle radiazioni è stata creata, sia i casi di auto-aiuto nel diffondere i dati relativi alle radiazioni che la riscoperta di luoghi contaminati non erano stati pianificati. Questo insolito impiego illustra come la gente riesca a usufruire degli spazi digitali e utilizzi le funzionalità della piattaforma in modi limitati solo dalla propria creatività.