Ogni anno ha i suoi alti e bassi: tuttavia, il 2017 è stato un po’ come una montagna russa [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] per l’arcipelago caraibico, completo di incredibili rampe e rapide che ti prendono lo stomaco. Ecco una sguardo ai diversi problemi che la regione ha dovuto affrontare durante l’anno e come ha sia fallito e trionfato nel bel mezzo del cambiamento:
Gli alti
L'ambiente
Mentre l’ambiente subisce un duro colpo a cause della dura stagione degli uragani atlantici del 2017 [it] che ha causato il caos in molti territori dell’isola, la natura ha anche vinto grazie al grande sforzo da parte degli ambientalisti.
Primo di tutto, il resto della regione ha prestato subito soccorso presso i territori maggiormente colpiti – un’attitudine evidente anche quando sono avvenuti, a livello locale, disastri di minore entità, come alluvioni, prima che iniziasse la stagione degli uragani.
Altrettanto incoraggiante è stato il modo in cui le buone notizie e le storie di resilienza hanno cominciato a emergere dopo che gli uragani Irma e Maria hanno devastato la regione, contrastando la narrativa del “disastro porno” che stava iniziando a prendere forma sui media internazionali. Ci sono stati anche dei barlumi di speranza mentre la Dominica, gravemente colpita, cominciava ad essere ricostruita, e gli uccelli della regione, i cui habitat erano stati distrutti, facevano un ritorno post-uragano [it].
La ciliegina sulla torta è arrivata sottoforma di vittoria storica [it] per gli ambientalisti in Giamaica, i quali dopo una lunga battaglia fortemente battuta, sono stati capaci di convincere il governo a creare un santuario naturale sulla Goat Island. L’area, una volta minacciata da uno sviluppo portuale, oggi è un santuario per l’iguana della Giamaica (Cyclura Collei) gravemente in pericolo, la quale inizialmente si credeva estinta. Tuttavia, è stata ritrovata sulle colline dell’Helleshire dell’area protetta Portland Bight nel 1990.
Le donne alla ricerca della loro voce
È stato un duro anno per le donne Caraibiche, con frequenti incidenti fatali basati sulla violenza di genere, tematica che domina i titoli dei giornali. L'aggiunta dell'insulto al danno era la tendenza nel dare la colpa alla vittima, mettendo l'onere sulle donne per proteggersi dai potenziali predatori.
Ma ci sono state anche delle vittorie. In Giamaica, il movimento dell’esercito di Tambourine ha iniziato a “sostenere in modo diverso i diritti per le donne e per le ragazze”, mettendo in primo piano il problema sulla violenza sessuale senza alcun rimorso. Mentre una delle fondatrici del movimento ha dovuto far fronte ad un contraccolpo a causa delle sue decisioni (è stata arrestata e accusata di tre capi d’accusa per “uso del computer per comunicazione calunniosa” sotto il Cybercrimes Act del paese, apparentemente per “denominazione e vergogna” affermano gli autori), il gruppo, alla fine, è stato vendicato, con il Direttore del Pubblico Ministero del paese, il quale afferma che si tratta di “un’accusa non valida”.
Protezione dei più vulnerabili
Forse il momento più bello è stato quando per diritti delle donne in Trinidad e Tobago si è ottenuta l’abolizione del matrimonio infantile, il quale fino ad oggi era legale.
La Giamaica ha preso dei provvedimenti per migliorare l’assenza di legislazione sui minori e gli sforzi di recupero tramite un sistema di notifiche di Facebook. Il paese ha anche creato un database per tracciare le violazioni dei diritti umani all’interno delle comunità più vulnerabili della regione.
A tal proposito, il Primo Ministro giamaicano, Andrew Holness, ha chiesto una scusa memorabile per la “grave ingiustizia” di un attacco fatto ai Rastafariani nel 1963. Sono stati uccisi otto giamaicani nel cosiddetto “Terribile venerdì”, come anche 150 Rastafariani sono stati radunati, arrestati, abusati e i loro rasta sono stati tagliati, come una atmosfera di un’oppressione sistemica, discriminatoria e un’aperta ostilità contro di loro che ha avuto inizio prima dell’indipendenza.
Tuttavia, le comunità indigene devono ancora far fronte ad un’ardua battaglia quando si tratta di ottenere dei diritti e il riconoscimento della regione.
I bassi
Mancanza di fiducia verso gli enti statali
La corruzione – o almeno la percezione di essa – rimane ancora nel pieno radar dei netizen quest’anno, mentre i ministri in vari territori riscuotono le tasse a discapito della spesa pubblica.
In Trinidad e Tobago, il capo dello stato è stato coinvolto in uno scandalo di corruzione che includeva la ricevuta dell’indennità di alloggio mentre risiedeva in un alloggio statale, e anche se la polizia ha annunciato di voler indagare sulla questione, non è ancora successo nulla.
La magistrature di Trinidad e Tobago stavano anche facendo fronte ad un declino della fiducia pubblica dopo che l’associazione di diritto del paese ha approvato un simbolico voto di sfiducia contro il capo della giustizia. Le controversie che seguirono sono state piuttosto coinvolgenti e sono ancora in corso. In aggiunta ai guai della magistratura, un ex procuratore generale è stato arrestato con l'accusa di aver distorto il corso della giustizia e per cattiva condotta nelle cariche pubbliche.
In una deludente svolta degli eventi in Giamaica, una revisione della Jamaica Constabulary Force (JCF) ha assolto gli ufficiali coinvolti in quella che è diventata nota come l'incursione di Tivoli Gardens, dove, durante lo stato di emergenza nel 2010, le forze di sicurezza sono entrate nella tormentata comunità di West Kingston alla ricerca del presunto “don della droga” Christopher “Dudus” Coke, ricercato per estradizione negli Stati Uniti. Durante le operazioni di sicurezza – che hanno suscitato grandi preoccupazioni tra i gruppi per i diritti umani – almeno 72 giamaicani hanno perso la loro vita e circa 35 sono rimasti feriti.
La perdita dei pochi buonuomini
Infine, la regione è stata in lutto per la morte di diverse figure importanti quest’anno: lo storico “virtuale” di Trinidad e Tobago, Angelo Bissessarsingh, il promettente e giovane cantante soca Devon Matthews, l’icona giamaicana dei media Ian Boyne e il nato a St.Lucia ma vincitore regionale del Nobel Laureate, Sir Derek Walcott.
Ancora in caduta libera
Problemi di migrazione
Quando si tratta di problemi emergenti, la corsa non è decisamente giunta al termine. La regione continua ad affrontare questioni come l’immigrazione, per esempio, contro la situazione dell'aggravarsi della crisi politica ed economica nella vicina Venezuela [it] e delle recenti condizioni di un gruppo di migranti cubani che vivono per strada in una protesta fuori dall'ufficio di Trinidad e Tobago dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).
La legalizzazione della marijuana
A causa della sua posizione geografica – a metà tra Nord e Sud America – i Caraibi sono stati influenzati dalla politica americana della “Guerra alle droghe” [it]. Perciò mentre il resto del mondo inizia a legalizzare la marijuana e ne ricava un buon profitto dalla vendita, particolarmente nella vendita della marijuana per scopi medici, la regione, forse quella maggiormente associata alla gangia, ora si trova indietro sia legislativamente che economicamente. Mentre ci sono stati alcuni sorprendenti progressi [it] al riguardo, soprattutto in Giamaica (che ha depenalizzato il possesso di piccole quantità), altri territori vanno ancora a rilento.