I georgiani manifestano in sostegno dell'Ucraina mentre i deputati si affrettano a rispondere

La Georgia supporta l'Ucraina. Foto per gentile concessione di Mariam Nikuradze, OC Media. Usata previa autorizzazione

Questo articolo è stato inizialmente pubblicato [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] su OC Media. Pubblichiamo qui una versione modificata in base a un accordo di partenariato sui contenuti.

Giovedì 24 febbraio, sostenitori dell'Ucraina hanno marciato lungo la via centrale Rustaveli Avenue, formando catene umane, sventolando bandiere ucraine, e accendendo fumogeni gialli e blu fuori il palazzo del Parlamento a Tbilisi. Contemporaneamente, un'altra manifestazione si è tenuta fuori l'ambasciata dell'Ucraina a Tbilisi.

This is Tbilisi right now. Thousands are forming into a human chain to express support to Ukraine. #StandWithUkraine pic.twitter.com/dZJi097p1v

— Mariam Nikuradze (@mari_nikuradze) February 24, 2022

Questa è Tbilisi in questo momento. Migliaia di persone stanno formando una catena umana per esprimere sostegno all'Ucraina.

Tbilisi adesso. In migliaia marciano in solidarietà con l'Ucraina.

Nella stessa giornata di giovedì, ci sono state mobilitazioni anche nelle città georgiane di Kutaisi, Batumi [ka], Zugdidi [ka], Gori, e Poti [ka].

Dopo le richieste di diversi gruppi dell'opposizione, la Presidente della Georgia Salome Zurabishvili ha dichiarato che avrebbe convocato una sessione straordinaria del parlamento venerdì 25 febbraio, in risposta alla crisi.

Sono state fatte delle analogie con la guerra dei cinque giorni del 2008, combattuta tra Russia e Georgia nelle due regioni separatiste di quest'ultima: l'Ossezia del Sud e l'Abkhazia. Nel 2008, le tensioni aumentarono quando la Georgia si dichiarò interessata ad aderire alla NATO, e sfociarono in una guerra costata centinaia di vite, decine di migliaia di sfollati, e che ha lasciato entrambi i territori in uno stato di conflitto congelato. Durante questa guerra, il 16 agosto 2008, fu firmato un trattato di pace di sei punti tra la Russia e la Georgia, negoziato dall'allora Presidente francese Nicolas Sarkozy nel suo ruolo di Presidente dell'Unione Europea. Dieci giorni dopo, la Russia riconobbe l'Abkhazia e l'Ossezia del Sud, guadagnandosi una condanna unanime dai leader occidentali.

La Presidente georgiana ha twittato lunedì 21 febbraio:

La Georgia condanna fermamente il “riconoscimento” da parte della Russia delle regioni ucraine di Donetsk e Lugansk, ripetendo lo scenario che portò all'occupazione del 20% del nostro territorio. La Georgia è al suo fianco, Presidente Zelensky e in sostegno della pace e dell'integrità territoriale dell'Ucraina.

Giorgi Gakharia, ex primo ministro e attuale leader del partito di opposizione Per La Georgia, ha scritto che “l'Occidente non dovrebbe ripetere gli stessi errori del 2008. Gli alleati devono agire adesso! Noi siamo con l'Ucraina!”

Contemporaneamente, il partito Droa, guidato da Elene Khoshtaria, ha esortato la comunità internazionale di fornire armi all'Ucraina e di rafforzare le sanzioni contro la Russia.

“Chiediamo ai nostri partner internazionali di usare sanzioni personali, economiche, finanziarie e diplomatiche come risposta immediata, efficace e unitaria all'aggressione del Cremlino” ha dichiarato il partito in un comunicato [ka].

L'1 febbraio, il Parlamento della Georgia ha adottato una risoluzione che non menzionava il coinvolgimento russo nella crisi in corso. Mentre la risoluzione faceva riferimento alla “possibile escalation militare in Ucraina” e affermava che l'Ucraina e altri paesi dovrebbero avere il diritto di aderire alla NATO, i parlamentari di Sogno Georgiano hanno evitato di nominare l'ovvia fonte della minaccia alla “sovranità e integrità territoriale” dell'Ucraina: la Federazione russa.

Membri dei partiti dell'opposizione, incluso il Movimento Nazionale Unito (UNM), hanno espresso rabbia riguardo l'omissione della Russia dalla risoluzione. Nel gennaio 2022, i partiti di opposizione hanno redatto una severa dichiarazione sulle aggressioni russe e hanno firmato collettivamente il documento fuori dal parlamento. In seguito, è stata pubblicata online [ka], per permettere alla popolazione di firmarla. Il documento esprimeva “grave preoccupazione per l'escalation militare della Russia e [condannava] le sue minacce sull'uso della forza contro la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina.”

In loro difesa, il leader parlamentare di Sogno Georgiano, Mamuka Mdinaradze, ha descritto [ka] il linguaggio della dichiarazione come “libero da retorica populista e provocatoria”.

Per questi motivi, i deputati di Sogno Georgiano hanno votato in gran parte da soli sulla risoluzione parlamentare a sostegno dell'Ucraina.

Nella risoluzione adottata, il Parlamento georgiano ha insistito sul fatto che l'adesione alla NATO sia “un diritto sovrano di qualsiasi stato e ogni tentativo di limitare questo diritto con l'uso di strumenti militari e politici è categoricamente inaccettabile.”

“I rifornimenti di armi non sono la soluzione”

Le critiche al governo sono aumentate in seguito all'invasione di giovedì per ciò che i gruppi di opposizione hanno ampiamente descritto come la loro incapacità di protestare adeguatamente contro le azioni della Russia.

Dopo essere stato sfidato sulla potenziale adesione della Georgia alle sanzioni contro la Russia in un'intervista poche ore prima dell'invasione della Russia in Ucraina, il primo ministro georgiano Irakli Gharibashvili ha escluso di fare qualsiasi cosa che “potrebbe potenzialmente peggiorare la situazione per il paese o che andrebbe contro l'interesse” dei georgiani.

Durante la stessa intervista, andata in onda ore prima che Putin annunciasse l'ordine per le forze russe di invadere l'Ucraina, Gharibashvili è arrivato al punto di criticare [ka] la fornitura di armi all'Ucraina.

Come è noto, l'America è stata la principale donatrice in questo senso e ha dato il maggior contributo con le armi, così come diversi paesi europei. Ma ovviamente questo non basta e in generale vorrei dire che fornire armi non è una soluzione in questa situazione. Qualsiasi conflitto dovrebbe essere risolto attraverso negoziati”.

Il governo georgiano ha subito critiche anche il 23 febbraio per aver rimproverato i georgiani che hanno sostenuto l'Ucraina durante la partita di rugby Russia-Georgia, prevista per domenica a Tbilisi. Alla fine, la partita è stata annullata.

Dopo che la Russia ha ufficialmente invaso l'Ucraina, il Primo Ministro Gharibashvili e il Ministro degli esteri hanno rilasciato delle dure dichiarazioni. Il Primo Ministro ha definito le azioni della Russia contro l'Ucraina una “palese violazione dell'ordine internazionale” e ha invitato la comunità internazionale a fare tutto il possibile per fermarla.

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