· luglio, 2011

articoli mini-profilo di Protesta da luglio, 2011

Egitto: nuovi scontri al Cairo

Sabato scorso, nel quartiere cairota di Abbasiya, un corteo diretto al Ministero della Difesa è stato attaccato da ignoti con lanci di pietre e bottiglie molotov, nella totale indifferenza dell'esercito. I feriti sono più di 200, mentre attivisti e blogger si interrogano sulle responsabilità di forze armate e manifestanti, invocando nuove strategie e richiamando all'unità.

Bolivia: una nuova strada minaccia i territori indigeni di Isiboro Sécure

  21 luglio 2011

Il Presidente boliviano Evo Morales si trova attualmente nell'occhio del ciclone a causa del progetto per la costruzione di una strada che attraverserebbe il cuore del Territorio Indigeno e Parco Nazionale Isiboro Sécure nel dipartimento di Cochabamba; la perseveranza del Presidente nel sostenere la realizzazione di questa grande opera viaria contraddice apertamente la sua reputazione di difensore dei diritti all'autonomia delle comunità indigene e di sostenitore della salvaguardia dell'ambiente.

Cile: gli studenti occupano le scuole e chiedono la riforma dell'Istruzione

  20 luglio 2011

Da oltre un mese gli studenti cileni stanno occupando centinaia di scuole in tutto il Paese. Le principali richieste riguardano la riforma del sistema educativo nazionale: accessibilità gratuita per tutti e maggiore qualità dell'istruzione. Grazie a video e blog del movimento studentesco riusciamo ad avere un'idea di ciò che accade nelle scuole occupate del Paese.

Marocco: tragica ed esaltante la testimonianza personale di un attivista

Nel bel mezzo della campagna di censura e discredito portata avanti dal governo ai danni dei cittadini, e dopo il deludente risultato del referendum, gli attivisti del Movimento 20 febbraio si sono nuovamente affidati alla Rete per far circolare la toccante testimonianza di un militante inizialmente scettico - inclusa la storia della tragica morte della moglie, convinta attivista, per complicazioni al settimo mese di gravidanza.

Egitto: i perché dell'8 luglio

A distanza di mesi dalla destituzione di Mubarak, molte delle richieste dei manifestanti non sono ancora state accolte. Questo il motivo che ha spinto gli egiziani a convocare nuove proteste, concentratesi anche questa volta nell'epicentro rivoluzionario cairota di Piazza Tahrir.