· febbraio, 2011

articoli mini-profilo di Citizen Media da febbraio, 2011

Tunisia-Francia: lettera aperta a Facebook per garantire pieno accesso ai contenuti sulla rivolta tunisina

  24 febbraio 2011

Global Voices in francese, in collaborazione con Read Write Web Francophone, Reporters sans frontières e il Committee to Protect Bloggers, pubblica una lettera aperta a Mark Zuckerberg per chiedere la conservazione e la libera consultazione dei contenuti multimediali depositati su Facebook durante gli avvenimenti del Dicembre 2010-Gennaio 2011 in Tunisia.

Macedonia: Global Voices in un programma TV

  24 febbraio 2011

L'autore locale di Global Voices Filip Stojanovski è stato intervistato [mk] per il programma della TV macedone Nie (“Noi”) sul tema “Kale, Internet, partiti politici, Facebook!? Di chi la colpa?”, dove ha sottolineato l'importanza dei citizen media e di Global Voices. Il programma ha anche presentato uno stralcio dell'intervento tenuto...

Colombia: braccio di ferro tra governo e autotrasportatori

  24 febbraio 2011

Il 2 febbraio gli autotrasportatori colombiani hanno indetto uno sciopero nazionale, protrattosi per quindici giorni, contro alcune proposte del Governo per la liberalizzazione del settore. Le manifestazioni hanno portato alla paralisi di una parte della rete stradale del Paese, in particolare della capitale Bogotà, e sono state oggetto di accesso dibattito tra i netizen.

Bahrein: un Paese, due manifestazioni opposte

  23 febbraio 2011

A una settimana dalle prime manifestazioni, prosegue l'occupazione della rotatoria Lulu (Piazza della Perla), con due manifestazioni di segno opposte svoltesi contemporaneamente nel centro della capitale Manama, una per sostenere la protesta e l'altra invece la famiglia reale.

Dimostranti occupano il consolato libico a Dubai

  23 febbraio 2011

Ieri nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, un gruppo di manifestanti si è ritrovato davanti al consolato libico in reazione al massacro in corso in Libia, chiedendo a gran voce la fine dello spargimento di sangue e del regime Gheddafi. Rimosse anche tutte le bandiere verdi libiche.

Gheddafi: “tutti a morte per qualunque motivo”

  22 febbraio 2011

Nell'intervento appena concluso alla TV di Stato, il dittatore libico ha minacciato apertamente i manifestanti e chiunque li appoggi: "La Libia può diventare come l'Afghanistan, l'Iraq, la Somalia." Ha inoltre incoraggiato i libici ad uscire dalle case, a dare la caccia ai "terroristi" e a consegnarli alle forze di sicurezza onde "punirli con la morte". Immediati e abbondanti i commenti nella Twitter-sfera, tra il serio e il faceto.