articoli mini-profilo di Africa sub-sahariana da aprile, 2010
Africa: crescono (ma non abbastanza) i progetti francofoni autonomi centrati sulle ICT
Nell'Africa francofona è presente senza alcun dubbio una forte spinta alla crescita delle iniziative che coinvolgono le tecnologie per l'informazione e le comunicazioni, ma ciò nonostante la regione soffre ancora il ritardo nei confronti dei Paesi anglofoni limitrofi.
Sudan: brogli elettorali documentati in video?
Un video sulle frodi elettorali, circolato online, è stato dichiarato falso dalla Commissione elettorale nazionale mentre i gruppi dell'opposizione sostengono che dimostra la fondatezza delle accuse da loro mosse al National Congress Party attualmente al potere. E il dibattito si fa infuocato anche online.
Sud Africa: la donna che ha trascorso sette mesi in una cella per uomini
Denise Abbah ha vissuto la terribile esperienza di violenze sessuali e soprusi quotidiani perché sembra il suo nome fosse stato registrato al maschile. Ora la donna ha fatto causa al Dipartimento Carcerario, ma tanti altri, veri transgender, continuano a subire analoghe violazioni dei diritti umani nelle carceri di tutto il mondo.
Congo: corsi su ICT e digitale contro la discriminazione delle donne affette da HIV/AIDS

Oltre il 4% delle congolesi è affetto da HIV/AIDS, con l'annessa emarginazione quotidiana. Per contrastare discriminazione e stigmatizzazione, il progetto finanziato da Rising Voices Aids Rights Congo, in partnership con AZUR Development a Brazzaville, punta a formare gli operatori della comunicazione locali per la lotta all'AIDS, con particolare attenzione a strumenti e tecniche digitali.
L’origine della colonna sonora dei mondiali 2010 di calcio in Sudafrica
Chief Boima racconta in WFMU’s beware of the blog [in] il percorso a ritroso sulle tracce del motivo che la FIFA ha scelto come colonna sonora dei mondiali di calcio...
Il genocidio in Rwanda: 16 anni dopo, per non dimenticare
Nel 16esimo anniversario del genocidio che provocò oltre 800.000 vittime e sconvolse l'intera regione, i sopravvissuti rievocano quei 100 giorni in cui vennero abbandonati dal mondo intero - per tenerne viva la memoria e aiutare il Paese ad andare avanti nello spirito dell'unità e della riconciliazione.