articoli mini-profilo di Africa sub-sahariana da febbraio, 2021
Dopotutto il mondo è piccolo: il nostro podcast “Into the Deep”
Conoscere persone di lingua e nazionalità diversa ti farà realizzare di avere in comune con loro molte più cose di quanto prima pensassi.
Il blackout dei social media persiste in Uganda, settimane dopo le elezioni
Yoweri Museveni eletto per il sesto mandato, tra le accuse di irregolarità, istigazione alla violenza da parte dello stato, intimidazioni e molestie del rivale Wine.
Spegnere, ridurre e sopprimere il dissenso online: La nuova normalità dell'Africa, Parte 2
I blackout digitali e la repressione dei social media in Algeria, Etiopia, Guinea, Nigeria, Sudan e Tanzania sono indice di sistemi governativi profondamente problematici.
Spegnere, ridurre e sopprimere il dissenso online: La nuova normalità dell'Africa, Parte 1
I governi africani sfruttano gli esami scolastici e i momenti di tensione politica per causare blackout e ingabbiare i social media.
“Mi hai appena ucciso”: il meme di internet che sfida il governo dell'Angola
"Più che una protesta contro le condizioni di vita dei bassifondi di Luanda, 'mi hai appena ucciso' si inserisce perfettamente nel mondo dell'arte contemporanea".
In Tanzania il negazionismo sulla COVID-19 imperversa e limita l'accesso alle informazioni sanitarie pubbliche
Da marzo 2020, il governo tanzaniano non divulga informazioni e dati su contagi e decessi.
Il vaccino contro la COVID-19 in Africa: intrappolata tra diplomazia cinese e nazionalismo occidentale, parte II
Non è forse ipocrita incolpare la Cina per il proprio atteggiamento diplomatico, mentre i governi occidentali inseguono la strada del nazionalismo?
Il vaccino contro la COVID-19 in Africa: intrappolata tra diplomazia cinese e nazionalismo occidentale, parte I
I vaccini Sinovac e Sinopharm sono più adatti ai climi africani perché possono essere conservati in frigo a temperatura standard, a differenza di quelli occidentali.
Moderare i contenuti online dannosi in Sudan
In Sudan le piattaforme online faticano ad applicare linee guida e regole per monitorare contenuti considerati dannosi, come discorsi di incitamento all'odio e disinformazione.