articoli mini-profilo di Libertà d'espressione da agosto, 2010
Malesia: come la mettiamo con la libertà d'informazione?
Ecco uno dei Paesi più sviluppati del Sudest asiatico però agli ultimi posti riguardo la libertà di stampa. La società malese ha assistito quest'anno all'esplosione dei social media e del giornalismo partecipato online - ma ciò non assicura affatto un futuro più libero per l'informazione.
Russia: svelato grazie ai blogger il vero numero di decessi dovuto agli incendi
Con il rientro dell'emergenza, ecco un bilancio del ruolo dei social media rispetto alla tragedia. Sono stati i blogger a rivelare molte notizie tenute nascoste dai media ufficiali, in particolare riguardo gli effettivi decessi avvenuti a Mosca durante le settimane più critiche.
Giordania: il Grande Fratello online vi guarda
È un risveglio amaro quello dei netizen giordani alla notizia dei due anni di carcere comminati allo studente universitario Imad Al-Ash, per "aver insultato" il Re in un messaggio chat inviato a un amico. Ecco una scelta delle numerose reazioni di blogger e lettori locali.
Cina: si propaga online la campagna per la libertà dell'attivista Liu Xianbin
Il 42enne ha trascorso quasi un terzo della vita in carcere perché parte del movimento per la democrazia e le riforme politiche, a partire dalle manifestazioni del 1989 in piazza Tienanmen a Pechino. Gli attivisti locali vanno mibilitandosi in suo sostegno con lo slogan "Mi chiamo Liu Xianbin".
Messico: quale ruolo per il giornalismo partecipativo nella denuncia del narcotraffico?
I blogger messicani discutono un tema cruciale al bivio tra citizen media e narco-traffico: Se i cittadini iniziano ad assumere il ruolo precedentemente ricoperto dai mass-media, dobbiamo porci le stesse domande. È un cattivo servizio informare sulla violenza che colpisce parecchie città, o è peggio restare in silenzio?
Russia: “Ortodossia o Morte” per l'Arte Degenerata?
"Ortodossia o Morte" è lo slogan del conflitto in corso tra forze reazionarie religiose e movimenti liberali, in quel che sembra essere la versione russa delle caricature su Maometto. All'origine dello scontro il processo e la condanna dei curatori di una mostra d'arte contemporanea svoltasi a Mosca nel 2007.
Russia: per la prima volta YouTube bloccato da una sentenza giudiziaria
Alexey Sidorenko ci racconta del primo tentativo delle autorità russe di bloccare YouTube a partire dall'estremo oriente del Paese: il processo messo in piedi viene giudicato del tutto inefficiente, tuttavia c'è anche chi considera quest'episodio come il risultato di un costante ed imponente sviluppo dei sistemi di controllo.