articoli mini-profilo di Politica da maggio, 2011
Argentina: reazioni all'intervento di Mario Vargas Llosa alla Fiera del Libro 2011
Invitato a inaugurare la manifestazione in corso di svolgimento a Buenos Aires, dichiarata dall'UNESCO Capitale Mondiale del Libro 2011, il Premio Nobel per la Letteratura ha causato reazioni di segno opposto e una varietà di commenti rimbalzati anche online.
Palestina: Gaza celebra la riconciliazione tra Hamas e Fatah
Il recente accordo di riconciliazione tra le fazioni rivali Fatah e Hamas è stato accolto da molti festeggiamenti a Gaza, sia nelle strade che via Twitter. Eccone una panoramica.
Siria: blocco delle comunicazioni Internet in alcune zone del Paese
Ieri gli utenti locali di Twitter hanno segnalato l'interruzione dell'accesso alla Rete su cellulare, con alcuni che riportano anche il blocco delle linee telefoniche fisse e del'elettricità in alcune zone. Si estendono intanto le proteste di piazza.
Tunisia: torna la brutalità della polizia
Il Paese rischierebbe un colpo di Stato, e la vecchia guardia legata a Ben Ali continua da dietro le quinte a manovrare il governo -- almeno secondo l'ex ministro degli Interni Farhat Rajhi. Sono così riprese le proteste di piazza, con nuove repressioni e ampi rilanci tramite i social media.
Zimbabwe: blogger discutono il lascito del presidente Mugabe
Lo Zimbabwe è un Paese dove una discussione pubblica sulla salute del Presidente o su un futuro senza di lui può far finire nella cella di un commissariato. I blog sono diventati l'unico spazio dove è possibile discutere certi temi delicati: ecco una panoramica di opinioni e commenti dei netizen.
Libano: un sondaggio sulle recenti proteste
La piattaforma d'informazione libanese Hibr [ar/en] ha pubblicato i risultati [en] di un sondaggio online sulle diverse percezioni dei Libanesi nei confronti delle proteste [en] contro il “regime settarista” recentemente verificatesi nel Paese. All'indagine hanno partecipato, in forma anonima, 185 persone, per lo più tra i 18 e i 35...
Mondo arabo: domande e speranze dopo la morte di Bin Laden
Altre reazioni dei netizen arabi su Twitter, con alcuni che si dicono felici ed altri che piangono la morte del cinquantaquattrenne capo di Al Qaeda defininendolo un martire -- oltre ai diversi dubbiosi.
Bin Laden e Twitter: anche i giornalisti americani sono diventati cittadini-reporter?
Quando la notizia della morte di Osama Bin Laden si è diffusa il 2 maggio scorso, i giornalisti degli Stati Uniti hanno usato Twitter e i social media come tutti gli altri cittadini. E' interessante il contrasto con le modalità usate per descrivere l'11 settembre 2001, quando i social media erano soltanto una tecnologia nascente, specialmente nel mondo dei giornalisti professionisti.
Mondo arabo: “il 2011 sarà un anno davvero storico”
Siamo solo a maggio ma negli ultimi mesi una serie di importanti eventi ha colpito il mondo arabo. Dopo la notizia sulla morte di Osama Bin Laden, diversi utenti Twitter hanno commentato sulle vicende del 2011 accadute finora. Eccone una veloce panoramica.
Pakistan: punti di vista diversi sulla morte di Osama bin Laden
La notizia è ancora motivo di animate discussioni sui social media. In particolare tra i netizen pakistani della pacifica regione Sindhi, costretti a fare i conti con le conseguenze della morte del leader fondamentalista e della lotta al terrorismo guidata dagli Usa.
Zambia: il figlio del Presidente minaccia un giornalista
Un importante giornalista investigativo è stato recentemente minacciato dal figlio del Presidente James Banda, in seguito a un articolo apparso sullo Zambian Watchdog in cui lo denunciava come ladro e anche di essere coinvolto in occulti affari del governo. Lo Zambia non è nuovo a episodi di questo genere, e va anche considerato che il prossimo ottobre si svolgeranno le elezioni generali.
Egitto: a quarantun anni dal massacro di Bahr El-Baqar
Nell'aprile del 1970, nel corso della cosiddetta Guerra d'Attrito tra Egitto e Israele, le forze aeree israeliane lanciarono un raid su una scuola elementare nel villaggio egiziano di Bahr el-Baqar. Circa 30 studenti morirono, più di 50 furono gravemente feriti e molti rimasero invalidi. A distanza ormai di molti anni gli egiziani ricordano il massacro.