articoli mini-profilo di Libertà d'espressione da gennaio, 2011
Tunisia: chi ha vinto la battaglia della censura online?
Nel bel mezzo della rivolta nelle strade del Paese, molti attivisti avevano rivelato le intrusioni del governo nei propri account e-mail, blog e siti di social networking -- come rappresaglia alla precedente "Operation: Tunisia" che aveva preso di mira i maggiori siti istituzionali. Situazione ora risolta con il nuovo assetto del Paese.
Tunisia: scontri e rivolte in diretta via YouTube
Pur se nel Paese l'accesso a YouTube è formalmente bloccato dal 2007, i cittadini hanno comunque condiviso con il resto del mondo gli orrori di cui sono stati testimoni. Ecco una raccolta di alcuni dei filmati più significativi auto-prodotti in questi giorni.
Tunisia: reazioni caute e speranzose su Twitter al discorso di Ben Ali
Prima di fuggire, l'ex presidente tunisino aveva parlato in televisione per la terza volta in meno di un mese, promettendo una serie di riforme, tra cui l'abolizione delle restrizioni alla libertà d'espressione e, cosa anche più importante, l'impegno a non presentarsi alle elezioni presidenziali del 2014. Panoramica sui molti commenti subito circolati online.
Tunisia, Algeria: la “rivoluzione” non passa in TV ma viaggia sui social media
Le proteste (e gli scontri) restano al centro dell'attenzione dei blogger di entrambi i Paesi. Ecco una panoramica di riflessioni, aggiornamenti e altri materiali diffusi nelle blogosfere locali nel corso degli ultimi giorni.
Pakistan: l'uccisione di Salman Taseer e la controversa norma sulla blasfemia
In uno dei momenti più tristi della già difficile storia politica del Paese, arriva l'assassinio a sangue freddo del Governatore del Punjab -- per la sua opposizione alla nota legge sulla blasfemia. Tanti i netizien locali che lo ricordano e commentano sull'attuale scenario socio-politico.
Ungheria: Ice-T e la nuova legge sulla regolamentazione dei media
Mentre la recente normativa sui media è oggetto di critiche anche a livello internazionale, le autorità hanno aperto un'indagine su un'emittente radio "colpevole" di aver trasmesso un brano del rapper Ice-T. I blogger commentano e chiariscono la situazione.
China: “77 yuan d'affitto al mese”…e il gioco è fatto!
Sulle piattaforme di micro-blogging e sui cellulari vengano smascherate certe propagande governative sugli alloggi a costi bassissimi a Pechino; la "realtà" rappresentata dalla CCTV appare sempre meno convincente e più ridicola.
Tunisia: “Non abbiamo più paura di protestare!”
Di fronte al silenzio dei media tradizionali, è sulle reti sociali che da due settimane si coordina la mobilitazione e l'informazione sulle proteste in atto nel Paese. E i netizen si chiedono: perché si parla sempre della censura cinese e mai dell'oscuramento di Internet operato dalle autorità tunisine?
Tunisia: perseguitati gli avvocati che denunciano la difficile condizione sociale del Paese
Parecchi avvocati tunisini hanno preso pubblicamente posizione in occasione delle recenti violenze di Sidi Bouzid – e ne stanno pagando il prezzo: da giorni i social network riportano continue notizie di avvocati arrestati, rapiti o malmenati.
Cuba: i blogger sarebbero forse “la minaccia più grande” per il governo?
Alcuni cablogrammi di WikiLeaks confermano molto di quanto già noto, ma rivelano anche la preoccupazione delle autorità locali riguardo l'impatto politico di giovani attivisti e blogger indipendenti -- pur se in realtà questi manifestano una molteplicità di opinioni e posizioni nei confronti del regime.
Porto Rico: violenti scontri all'Università Statale di San Juan
Alcuni studenti in sciopero al campus principale dell'Università Statale di Porto Rico sono stati manganellati e arrestati il 20 dicembre dopo violenti scontri intercorsi con la polizia. Gli studenti stanno tuttora protestando contro l'aumento della retta annuale a $800 in vigore da gennaio. I blogger di Porto Rico commentano gli eventi e la situazione del movimento studentesco.
Arrivano Wikileaks, Thaileaks, Indoleaks, Pinoyleaks nei Paesi del Sud-est Asiatico
Nel sud-est asiatico sono nati tre cloni di Wikileaks, lanciati nei giorni scorsi per sostenere il lavoro iniziato da Wikileaks, ma soprattutto per rendere noti nei rispettivi ambiti online quei documenti governativi riservati o segreti relativi a fatti e persone locali.