· giugno, 2008

articoli mini-profilo di Medio Oriente & Nord Africa da giugno, 2008

Iraq: Nero, il colore del dolore

Ormai le donne irachene sono abituate a vestire in nero, il colore del dolore e del lutto – fa notare Inside Iraq, blog curato da giornalisti iracheni che lavorano per il gruppo USA dei quotidiani McClatchy. Eppure, nonostante il buio e lo sconforto, non mancano le giovani donne che ammettono di indossare colori come il marrone, il verde e persino il rosa!

21 giugno 2008

Siti web e giornali in Marocco

Via via che il mondo diventa sempre più digitale, molti giornali si stanno adeguando, rendendo disponibili le proprie pagine online. Fenomeno in crescita anche nel mondo Arabo. Il blogger marocchino M S Hjiouij si rammarica, però, del basso livello di qualità offerto dal sito di un popolare quotidiano.

20 giugno 2008

We-Change segnala l'arresto di otto donne iraniane che manifestavano a sostegno dei diritti delle donne, nell'anniversario della giornata nazionale di solidarietà delle donne iraniane (il 22 del Khordaad, corrispondente al...

13 giugno 2008

Iran: Ambientalismo, arte e fotografie

I blog "verdi" sono un elemento importante per conoscere la natura e l'ambiente dell'Iran, con i suoi problemi e le sue sfide. I blogger ambientalisti partecipano attivamente a campagne per la protezione della natura e degli animali, pubblicando articoli, resoconti e fotografie, organizzando conferenze e manifestazioni. Questo post offre una panoramica, mediata dagli occhi dei blogger, sulle attività svolte dagli ambientalisti iraniani durante lo scorso anno.

11 giugno 2008

Bahrain: Detenuti in patria e all'estero

In seguito a proteste e scontri avvenuti in Bahrain nel dicembre scorso, parecchi degli arrestati sono ancora detenuti. Vi sono anzi accuse (non provate) secondo cui alcuni detenuti sarebbero. A febbraio, inoltre, otto cittadini del Bahrain sono stati arrestati in Arabia Saudita, sembra perchè si trovavano in una zona riservata. Ecco un aggiornamento su tutti questi casi.

5 giugno 2008

Dal diario di una zitella egiziana inacidita

Lo scorso marzo, Eman Hashim ha scritto un post in cui si chiedeva perché le donne egiziane musulmane abbiano bisogno di un "wakeel" - un uomo che firmi il contratto di matrimonio a loro nome. Occorre spiegare: a differenza delle culture occidentali, dove il padre concede benevolmente la sposa con la sua approvazione e benedizione, nell'Islam un matrimonio è "difettoso" se il padre, o nel caso il padre sia morto, lo zio, non gestiscano per conto della sposa tutta la burocrazia e le procedure relative. Molti sceicchi disapprovano l'idea che una ragazza (soprattutto se non è mai stata sposata prima e si suppone che sia vergine) voglia sposarsi in modo autonomo.

1 giugno 2008