· giugno, 2009

articoli mini-profilo di Diritti umani da giugno, 2009

Maghreb: punti di vista sull'Iran

Anche i blogger del Maghreb seguono e commentano gli sviluppi della crisi post-elettorale in Iran. In questa panoramica, alcuni analizzano la rappresentazione mediatica di taglio occidentale, altri criticano la reazione di Mir Houssain Moussavi. Sembra tuttavia che la maggioranza stia dalla parte dei manifestanti.

L'ironia della ‘Twitter Revolution’ iraniana

Quando il polverone della crisi post-elettorale iraniana sarà passato, scopriremo che Twitter sarà stato più utile come mezzo di comunicazione che non per organizzare le proteste interne. Eppure molte testate internazionali paiono concentrarsi sul dito (gli strumenti) anziché sulla luna che lo indica (le persone che li usano).

Iran: Il movimento verde sfida Khamenei

  22 giugno 2009

Altre testimonianze sulle manifestazioni in atto e sugli scontri con la polizia iraniana, in uno scenario che va degenerando nella repressione violenta: le ultime foto, i video e gli aggiornamenti via Twitter.

USA, Singapore: comprare la sposa con una carta di credito?

  17 giugno 2009

Vittoriosa la campagna avviata su Change.org per bloccare l'attività di un'azienda di Singapore, affiliata alla Diners Club, che vende (legalmente) donne vietnamite come mogli su ordinazione postale. Oltre 800 persone hanno firmato la petizione per chiedere alla Diners Club di smettere di facilitare tali acquisti - e questa ha reciso l'affiliazione.

America Latina: la piaga del lavoro minorile

  12 giugno 2009

In occasione della Giornata Mondiale 2009 contro il lavoro minorile, oggi 12 giugno, tra le iniziative in corso c'è una campagna d'informazione per cambiare questa triste realtà in America Latina. Spesso molti cittadini sono talmente abituati a vedere bambini che lavorano da non accorgesene neppure. Ecco una serie di post e documenti relativi a vari Paesi sudamericani.

Myanmar: 64 parole a sostegno di Aung San Suu Kyi

  8 giugno 2009

Un nuovo sito consente a chiunque di inviare messaggi di 64 parole a supporto della leader birmana tuttora agli arresti domiciliari. Numerose le testimonianze (incluse foto e video) di persone famose, leader politici e utenti da ogni parte del mondo.