· febbraio, 2011

articoli mini-profilo di Medio Oriente & Nord Africa da febbraio, 2011

Dimostranti occupano il consolato libico a Dubai

Ieri nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, un gruppo di manifestanti si è ritrovato davanti al consolato libico in reazione al massacro in corso in Libia, chiedendo a gran voce la fine dello spargimento di sangue e del regime Gheddafi. Rimosse anche tutte le bandiere verdi libiche.

23 febbraio 2011

Gheddafi: “tutti a morte per qualunque motivo”

Nell'intervento appena concluso alla TV di Stato, il dittatore libico ha minacciato apertamente i manifestanti e chiunque li appoggi: "La Libia può diventare come l'Afghanistan, l'Iraq, la Somalia." Ha inoltre incoraggiato i libici ad uscire dalle case, a dare la caccia ai "terroristi" e a consegnarli alle forze di sicurezza onde "punirli con la morte". Immediati e abbondanti i commenti nella Twitter-sfera, tra il serio e il faceto.

22 febbraio 2011

Libia: il massacro e le violenze raccontate dai cittadini (file audio)

Per superare il blocco delle comuncazioni da e verso l'esterno, il gruppo 'feb17voices' ha creato un canale online che sta rilanciando interviste e messaggi audio provenienti da ogni parte del Paese. Testimonianze personali, immediate e senza filtro - rilanciate nel mondo grazie ai file audio originali (in inglese, qui con breve sintesi italiana).

22 febbraio 2011

Libia: emergono online le prime immagini della strage in corso

In Libia, dove la situazione è ormai estremamente pericolosa e si evolve con rapidità la gente riesce ogni tanto a diffondere in tutto il mondo le immagini della rivolta in corso contro il Colonnello Gheddafi. Ecco una serie di video e foto realizzate nelle manifestazioni svoltesi tra venerdì 18 e lunedì 21 febbraio 2011.

21 febbraio 2011

Libia: fonti locali riescono a usare internet per le ultimissime

A 12 ore dal deludente discorso del figlio di Gheddafi, i Libici non si danno per vinti e continuano a protestare. Mentre i collegamenti telefonici e internet risultano instabili, qualche testimonianza diretta riesce comunque a filtrare: "Abbiamo trascorso una notte infernale. ... Sono uscita a comprare un po’ di latte per i bambini oggi, e quello che si vede a Tripoli fa piangere. ...Cresce la resistenza popolare, augurateci buona fortuna."

21 febbraio 2011

Libia: il Paese è in rivolta, l'esercito si sfalda

Ormai non è più possibile definire gli eventi in Libia come "proteste anti-governative". Sono diverse le città dove i militari disertori si sono uniti ai civili e lottano contro le fazioni ancora fedeli a Gheddafi. Alcuni degli ultimi aggiornamenti e link a siti dove seguire l'evolversi delle proteste.

21 febbraio 2011