articoli da giugno, 2011
Giappone: anche i soccorritori hanno bisogno di aiuto
A quasi tre mesi dal terremoto, circa 110.000 persone continuano a vivere in centri di evacuazione. Insieme alle vittime del disastro, alcuni dei volontari, medici e soccorritori accorsi in loro aiuto stanno cominciando a soffrire di stress emotivo e nevrosi.
Giappone: storia e leggende dei Sanka, gitani del sol levante
A riportare alla memoria l’esistenza dei gitani del Giappone – mai stata registrata da nessun Governo – è stato un documentario mandato in onda alcuni mesi fa dall’emittente pubblica NHK: la blogosfera ne è rimasta affascinata, e ha cominciato a scambiarsi storie e leggende su questa popolazione, i "Sanka".
Cile: ancora proteste (e discussioni online) contro il progetto idroelettrico HidroAysén
Sabato 28 maggiosi è svolta una nuova protesta di massa contro il progetto idroelettrico HidroAysén - rivelando, a differenza delle mobilitazioni precedenti, un'atmosfera festaiola e familiare. Cos'è che spinge così tanta gente nelle strade e per tanti giorni? E perché la questione va provocando subbuglio in tutti gli ambiti, social network compresi?
Australia: attivismo in piazza e dibattito online per le ‘SlutWalks’
Sull'onda delle proteste di Toronto, nei giorni scorsi anche Melbourne ha avuto la sua 'Slutwalk' (marcia delle sgualdrine). Slogan principale: Fate sapere che chi subisce una violenza non è mai colpevole. Ampie e articolate anche le reazioni nella blogosfera locale.
Marocco: i movimenti per la democrazia contro la repressione di Stato
All'inizio di quest'anno nessuno avrebbe potuto prevedere che l'appello lanciato da un piccolo gruppo di attivisti si sarebbe trasformato in un movimento nazionale per il cambiamento. Tre mesi e una dozzina tra marce, sit-in e raduni dopo, la blogosfera marocchina si chiede che strada dovrebbe prendere ora il movimento, e quali nuove strategie adottare di fronte alla crescente repressione della polizia.
Siria: sequestrata la blogger ‘Gay Girl in Damascus’
Amina Arraf, cittadina siriana americana autrice del blog Gay Girl in Damascus, è stata sequestrata ieri mattina a Damasco in circostanze ancora poco chiare. La ragazza scriveva da tempo della sollevazione in Siria, e la sua scomparsa ha immediatamente scatenato la reazione dei netizen di tutto il mondo.
Egitto: Khaled Said, un anno dopo
Il 6 giugno 2010, Khaled Said è stato picchiato e torturato a morte da due poliziotti. Un anno dopo, gli Egiziani ricordano il giovane, celebrandolo come una delle scintille che ha acceso la rivoluzione culminata nella cacciata di Hosni Mubarak.
Cina: avvocata detenuta e interrogata sulla sua vita sessuale
Liberata dopo tre mesi di detenzione, l'avvocata cinese Li Tiantian racconta su Twitter come la polizia abbia abusato di dettagli intimi della sua vita personale durante alcuni interrogatori. Negli ultimi mesi più di un centinaio di attivisti, avvocati per i diritti umani, scrittori e artisti sono stati arrestati o perseguitati in Cina a seguito del giro di vite contro la "rivoluzione del gelsomino".
Siria: stanno spegnendo Internet?
Possibile blackout di internet in Siria. E' quanto riferiscono via Twitter i netizen da venerdì scorso. Mentre nel Paese prosegue la protesta contro il regime di Al Assad venerdì scorso era indetta una manifestazione per condannare gli attacchi contro i bambini siriani. Non è ancora chiaro se la chiusura sia uniforme su tutto il territoro o se stia interessando solo alcune aree. Le dinamiche riportano alla mente schemi già visti in Egitto.
Slovacchia: la popolazione contro il censimento
In Slovacchia è tempo di censimento, ma la riluttanza della popolazione a completare integralmente i moduli, unita all'alto costo stimato per lo svolgimento della consultazione, ha portato diversi blogger a condividere alcuni escamotage per inserire informazioni fuorvianti e raggirare i somministratori.
Kuwait: studente egiziano espulso per aver posto una domanda sulla rivoluzione
Lo scorso venerdì, uno studente egiziano di 10 anni è stato espulso dalla scuola che frequenta in Kuwait per aver chiesto all'insegnante il perché nel Paese non si facessero rivoluzioni. Il provvedimento, ora ritirato dal ministero dell'Educazione, ha immediatamente scatenato le reazioni degli utenti Twitter kuwaitiani.
Siria: un venerdì di proteste in nome dei bambini
Le vittime più giovani della repressione in Siria si raccontano in una serie di video strazianti apparsi su Youtube, descrivendo gli orrori che affrontano giorno e notte insieme alle loro famiglie. Le proteste di venerdì scorso sono state dedicate ai bambini siriani e al loro futuro, con particolare attenzione al tredicenne Hamza al-Khatib, torturato e ucciso a Daraa, che sta diventando uno dei simboli della rivolta.